Appena effettuato il check al nostro compagno abbiamo due possibilità: la prima scendiamo lungo la catenaria che terminerà a una profondità di circa 15 metri, l’atra, mare permettendo, è pinneggiare in superficie per 100 mt e scendere nel blu ove, se la visibilità lo permette sin dalla superficie si vedono due pinnacoli, i quli si trovano ad una profondità di 12 nt circa.
A questo punto,dirigendoci verso ponente e mantenendo la parete sulla nostra destra possiamo scendere ad una profondità consigliata di 30-35 mt circa ovguardando negli anfratti possiamo notare delle meravigliose aragoste, murene nonche spirografi e gorgonie.
A questo punto una volta raggiunti i nostri 100 bar inizieremo la nostra risalita lungo la parete e avendo a questo punto la parete sulla nostra sinistra ci porteremo verso il corpo morto della boa ove avrà termine la nostra immersione.
Scendiamo lungo la catena di ormeggio arrivando sul basamento posto ad una profondità di circa 15 metri e ci dirigiamo verso ovest per raggiungere la parete. Il breve tragitto che ci separa dalla parete è disseminato di grosse rocce isolate dove è facile incontrare qualche murena in tana. Arrivati in prossimità della parete notiamo che la stessa si allunga puntando decisamente verso il fondo in direzione sud. Mantenendola sulla nostra destra incominciamo a scendere. Guardando sempre alla nostra destra possiamo osservare lo splendido paesaggio offerto dalle rocce soprastanti: si tratta di grossi pinnacoli che incontreremo al ritorno, ma che da questa prospettiva sembrano guardarci come giganti.
Proseguendo, la parete tende a curvare verso ovest: è consigliabile un minimo di attenzione per la presenza di una rete da pesca abbandonata tra gli speroni di roccia ricoperti di gorgonia rossa (Paramuricea Clavata).
Alla profondità di circa 35 m, iniziamo ad ammirare le specie caratteristiche di queste batimetriche: corallo rosso (Corallum Rubrium), gorgonie (Paramuricea Clavata) e bellissimi spirografi di grandi dimensioni.
Ancora qualche metro verso ovest ed ecco apparire uno spettacolo unico: due pareti verticali e quasi parallele tra loro si ergono a formare un anfiteatro alto oltre 20 m.
Scendendo fino sul fondo ad una profondità di circa 40 metri potremmo fare visita ad uno splendido esemplare di astice.
Risaliamo di qualche metro e andiamo ad esplorare le due pareti, illuminando le numerose spaccature alla ricerca di aragoste, murene, scorfani e molti altri animali che vivono al loro interno; potremmo inoltre ammirare gli innumerevoli rametti di corallo rosso che tappezzano la roccia.
Il profilo del fondale dirigendosi ulteriormente verso ovest diventa meno ripido; la roccia cosparsa di grandi gorgonie lascia il posto ad un fondale caratterizzato da una copertura detritica.
Ci dirigiamo quindi verso la costa risalendo a circa 18 m. In base al tempo trascorso e all’aria rimasta, si può decidere di proseguire ancora verso ovest fino ad incontrare un grosso masso che presenta un incavo dove è spesso presente una grossa cernia e intorno al quale gravita un numero incredibile di castagnole, menole, saraghi e dentici di notevole stazza.Giriamo intorno a questo masso e ci dirigiamo tenendo la costa sulla nostra sinistra verso il punto di uscita; potremmo incontrare altri grossi macigni che possono riservarci stupende sorprese. Dopo pochi minuti ci ritroviamo intorno i pinnacoli che avevamo osservate all’inizio dell’immersione.
Proseguendo lungo il profilo costiero, torniamo nuovamente all’interno della piccola baia caratterizzata da un fondale profondo pochi metri dove possiamo concludere l’immersione osservando alcuni anemoni che ospitano sempre qualche piccolo granchio camuffato nei loro tentacoli.