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Haven

L’11 aprile 1991 durante le operazioni di travaso di greggio da una cisterna all’altra, una violenta esplosione scoppiò a bordo della Haven, una super petroliera lunga 334 metri.
Per tre giorni un violento incendio bruciò tonnellate di greggio, dalla nave si spezzò il troncone di prua e i 250 metri rimasti colarono a picco un miglio al largo del centro abitato di Arenzano.
Attualmente il relitto della Haven giace in assetto di navigazione su un fondale fangoso a 80 metri di profondità.
La Haven è attualmente il relitto più grande d’Europa e la sua eplorazione, condotta nel rispetto dei parametri di sicurezza, è un’esperienza affascinante e indimenticabile.Arrivati sul sito di immersione ci ormeggiamo alle grosse cime che emergono in superficie e iniziamo la nostra discesa seguendo la linea guida che ci condurrà sul castello di poppa.
La zona non è battuta da forti correnti, ma è consigliato scendere a stretto contatto della cima di discesa per evitare di allontanarsi e perdere l’orientamento che ci porterebbe a scendere lontano dal relitto su di un fondale di 80 metri.
Arrivati a -32 metri sulla sommità del castello di poppa abbandoniamo la cima di discesa e iniziamo l’esplorazione esterna dei ponti sottostanti.
A 40 metri, dopo aver sbirciato all’interno dei finestroni del penultimo ponte, attraversiamo la coperta verso poppa in direzione dell’imponente fumaiolo.
In questa fase, è importante mantenere la quota perché il ponte di coperta si trova sotto di noi a -55 metri di profondità.
Arrivati al fumaiolo iniziamo a risalire a spirale intorno ad esso fino a raggiungerne la sommità a circa 32 metri. Le pareti del fumaiolo, così come tutto il relitto, sono interamente ricoperte di grosse e robuste ostriche, di coloratissimi anemoni gioiello e da altre interessanti forme di vita.
La sommità del fumaiolo, tagliata dopo il naufragio per non disturbare la navigazione, si apre sotto di noi come una impressionante voragine al cui interno, illuminando con una torcia, si possono scorgere aragoste ed astici.
Ritornando al castello di poppa, possiamo penetrare all’interno della plancia di comando, unica parte del relitto in cui è consigliato entrare perché permette un facile accesso.
Osservando con attenzione negli anfratti e in mezzo alle tubazioni, possiamo vedere gronghi, aragoste, gamberi, mentre affacciandosi dagli ampi finestroni che contornano il perimetro della plancia, godiamo di una suggestiva visione del blu circostante, interrotto dal rapido passare di grossi pelagici.
A questo punto, possiamo abbandonare il relitto per iniziare la risalita lungo il cavo guida, ed effettuare la nostra sosta di sicurezza.